Sicurezza digitale avanzata: Soluzioni contro gli attacchi dell’Intelligenza Artificiale nel 2023.

Man mano che i modelli di intelligenza artificiale progrediscono e gli hacker del mondo digitale si evolvono, le tecniche d'attacco come il vishing si integreranno sempre di più nelle strategie degli attaccanti. Saperli identificare è il primo passo per poterli contrastare e garantire una sicurezza digitale avanzata alla propria azienda.

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando la nostra società e il settore della cyber security con un ritmo mai visto prima. Strumenti di IA generativa come ChatGPT possono rivelarsi alleati preziosi nella sicurezza digitale avanzata, ma hanno anche aperto la porta a numerose tecniche innovative di attacco da parte dei cyber criminali, accrescendo le preoccupazioni in questo campo.

Approfondire la conoscenza di questo scenario in continuo mutamento è essenziale per comprendere l’impatto potenziale che nuovi metodi d’attacco basati sull’IA possono avere sui sistemi di protezione dell’identità e per favorire lo sviluppo di soluzioni difensive innovative.


Sicurezza digitale avanzata: 3 tecniche di attacco AI

Vediamo, quindi, le tre principali tecniche di attacco con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa che in questo periodo stanno creando scompiglio tra le aziende di tutte le dimensioni.


1. Vishing

In questa epoca digitale, siamo sempre più diffidenti delle e-mail di phishing, conoscendo i segnali di allarme. Ma l’intelligenza artificiale sta portando il pericolo ad un livello superiore. Poniamo ad esempio di ricevere un messaggio su WhatsApp con foto del profilo e voce del CEO della propria azienda, che ci chiede un trasferimento urgente di denaro? Può sembrare surreale, eppure le tecnologie di intelligenza artificiale denominate “text-to-speech” permettono ora agli hacker di impersonare con facilità figure di rilievo, sfruttando informazioni pubblicamente disponibili, come interviste o foto sui social network.

Queste tecniche, generando un rapporto di fiducia con la vittima, permettono l’accesso a dati sensibili. Le falsificazioni avanzate mediante AI sono già una realtà, con il rischio che i contenuti generati artificialmente diventino indistinguibili da quelli umani, un fatto inquietante non solo per gli esperti di sicurezza informatica.


2. Autenticazione Biometrica

Consideriamo ora gli attacchi che sfruttano il riconoscimento facciale, una forma di autenticazione biometrica comunemente usata che può essere manipolata dagli hacker che utilizzano l’intelligenza artificiale generativa per violare le identità e infiltrarsi in sistemi specifici.

Un esperimento condotto dai ricercatori di sicurezza dell’Università di Tel Aviv ha realizzato un “volto master”, in grado di eludere molti sistemi di riconoscimento facciale, utilizzando un modello di AI denominato GAN (Generative Adversarial Networks) per creare immagini che corrispondessero a molte delle facce in un database, evidenziando così una probabilità del 60% di bypassare sistemi di autenticazione basati sul riconoscimento facciale.

Il motivo per cui l’IA generativa sta attirando molta attenzione attualmente è la sua crescente capacità di apprendimento, resa possibile dall’evoluzione del cloud computing e dagli ambienti digitali attuali. Con l’incremento della sua capacità di apprendimento, i modelli di IA diventeranno sempre più sofisticati nella creazione di deep fakes, malware e altre minacce avanzate, modificando il panorama delle minacce cibernetiche.


3. Malware Polimorfo

Numerosi sviluppatori stanno esplorando le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa nella creazione di vari tipi di codice, incluso il malware, rendendola una risorsa potente nelle fasi iniziali di un attacco, come lo sviluppo del malware e l’accesso iniziale.

Tuttavia, non si ha ancora certezza su quanto possano essere efficaci le strategie di AI una volta che l’intruso è dentro il sistema e cerca di ottenere più privilegi e accedere alle informazioni. Queste fasi implicano una compromissione dell’identità, evidenziando la necessità di robusti meccanismi di sicurezza.

Un malware polimorfo è in grado di modificare la sua struttura senza alterare la sua funzionalità. In precedenza, un malware era considerato “polimorfo” se variava il modo di crittografare i suoi moduli, presentando sfide significative per i sistemi di difesa nell’identificarlo.


Come contrastare questi attacchi AI?

L’intelligenza artificiale sta già modificando il terreno delle minacce cyber, influenzando sia la scoperta delle vulnerabilità che la creazione di codici maligni, permettendo agli aggressori di sfruttare nuove strategie per compromettere le identità e bypassare i sistemi di autenticazione. L’evoluzione delle competenze dell’IA in questo settore sembra essere sempre più rapida.

Le identità continuano a essere nel mirino, essendo il metodo più diretto ed efficace per infiltrarsi in sistemi e accedere a dati riservati. La compromissione delle identità è una strategia chiave per penetrare e navigare attraverso vari sistemi.

È sempre più essenziale potenziare le difese indipendentemente dal tipo di malware. Le misure di sicurezza devono avanzare, non solo per isolare i comportamenti più pericolosi, ma anche per implementare misure proattive come l’accesso a privilegi minimi e restrizioni su risorse sia locali che applicazioni online.


Conclusioni

In conclusione, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale nel campo della cyber sicurezza è una realtà in crescita, con sfide e opportunità che si rinnovano costantemente. Le tecniche avanzate di IA offrono strumenti innovativi per proteggere le informazioni e le infrastrutture, ma parallelamente, aprono nuove frontiere per gli attacchi cyber.

È di fondamentale importanza, quindi, rimanere sempre un passo avanti, aggiornando continuamente le conoscenze e implementando strategie di difesa sempre più sofisticate e proattive, focalizzandosi in particolar modo sulla protezione delle identità e sulla creazione di ambienti digitali resilienti e sicuri.

Solo con un approccio bilanciato e consapevole si potrà sfruttare il potenziale dell’IA minimizzando i rischi e salvaguardando l’integrità dei nostri sistemi informativi nell’era digitale.

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